Settembre 2022: indagini sullo smaltimento illecito dei rifiuti

Il 7 settembre si è conclusa un’operazione dei Carabinieri di Gardone Val Trompia  e della Guardia di Finanza che aveva avuto inizio nel 2019. Si tratta di un’indagine indirizzata ad accertare frode fiscale da parte di individui accusati in precedenza di riciclaggio e smaltimento illecito di rifiuti. L’autorità giudiziaria ha disposto custodie cautelari in carcere, agli arresti domiciliari e nella propria dimora dei vari responsabili e il sequestro di 93 milioni di euro in beni mobili e immobili. Le operazioni sono state disposte oltre che in Lombardia anche in altre regioni del Nord e del Sud Italia. 

Anche quest’anno, come i precedenti, si è rivelato denso di notizie riguardanti frodi e crimini contro l’ambiente e la salute delle persone. In aprile ricordiamo 9 indagati e sequestro di decine di migliaia di euro a Desenzano del Garda in un’indagine condotta dal Nucleo Operativo Ecologico ed estesa oltre che al territorio bresciano anche alla provincia di Nuoro e a Prato. L’accusa in questo caso è di traffico illecito di rifiuti e di gestione illecita per stoccaggio di 130 tonnellate di rifiuti speciali tessili raccolti in balle. L’indagine, iniziata nel 2018, si è conclusa quando i carabinieri sono riusciti a risalire alla provenienza dei rifiuti e all’organizzazione che gestiva abusivamente il materiale di scarto in Sardegna.

Del 28 luglio 2022 è la notizia che un intero cantiere è stato sequestrato a Bagnolo Mella.

L’operazione è stata condotta dai carabinieri del NOE in collaborazione con i carabinieri di Brescia e Bergamo e con l’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente di Brescia.

Un cantiere di 10.000 mq, che era stato allestito per la costruzione di un centro residenziale e commerciale,  veniva usato per operare escavazioni di ghiaia e di sabbia non autorizzate e per riempire gli scavi con rifiuti abusivi di cui non si conosce la provenienza né la natura. L’ARPA Lombardia si sta occupando di analizzare i rifiuti di questa discarica abusiva.

Per quanto riguarda il progetto di riequilibrare il carico di rifiuti collocati nelle discariche di  vari territori, sarebbe interessante stabilire un indice relativo alla quantità di rifiuti per km quadrato che nelle diverse province vengono situati in discarica e un indice relativo a tutti gli altri impatti del territorio in modo tale da evitare l’autorizzazione a nuove discariche nelle province italiane con un alto indice di rifiuti in discarica. 

Una volta bruciare le stoppie in campagna era una consuetudine che non devastava l’ambiente, oggi bruciare i rifiuti è un problema ambientale e sanitario. Questo spiega il motivo di tanti illeciti nello smaltimento dei rifiuti e di tanti incendi dolosi nei siti di stoccaggio.

Ancora una volta consideriamo che l’offerta di servizi di un’azienda come RARO AMBIENTE sul mercato dello smaltimento dei rifiuti sia una garanzia di attenzione, di legalità e di rispetto per il futuro del territorio e dei suoi abitanti.

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