Smaltimento amianto a Brescia, Bergamo, Piacenza, Cremona e Verona

L’uso che si è fatto dell’amianto per circa 40 anni in Europa deriva dal fatto che agli inizi del Novecento venne brevettata una miscela di cemento rinforzata con fibre di amianto caratterizzata da una eccezionale capacità di resistere all’usura, alla trazione e al calore.
Il fibrocemento era anche molto leggero e si diffuse sul mercato col nome di eternit.
Venne ampiamente utilizzato fino agli anni Ottanta per costruire tegole, tetti ondulati, lastre di cemento e tubi degli acquedotti.

L’amianto venne utilizzato anche come protezione dei tubi nell’industria termica e oleodinamica.

Le prime ricerche sull’amianto vennero fatte negli anni Cinquanta e giunsero alla conclusione che si trattava di materiale cancerogeno, quindi altamente pericoloso. Venne appurato negli anni successivi che le conseguenze derivanti dall’aver inalato micropolveri di amianto possono essere mortali e questo spiega il motivo per cui la normativa emanata in Italia 1992 al 1999 si sia prefissa essenzialmente lo scopo di limitare la commercializzazione dell’amianto e di indicare i metodi di smaltimento e di bonifica delle aree contaminate. Nonostante gli sforzi per prevenire i danni sulla salute dei lavoratori è stato appurato che esistono ancora due miliardi di metri cubi di coperture di fibrocemento nei luoghi di lavoro e negli edifici sparsi in tutta Italia e che con il tempo esse sono destinate a sgretolarsi in particelle minuscole diventando pericolose per la salute delle persone che dovessero inalarle.

Da quanto detto risulta chiaro che neutralizzare la pericolosità dell’amianto è non solo un diritto nei confronti di se stessi e della propria salute, ma anche un dovere nei confronti della collettività e dell’ambiente in cui viviamo.

Non dimentichiamo che negli ultimi decenni migliaia di persone sono morte a causa delle micropolveri nei luoghi di lavoro e che nelle zone da bonificare l’incidenza dei decessi per cancro è pressochè quadruplicata.

Per smaltire l’amianto bisogna rivolgersi ad aziende specializzate regolarmente iscritte in un elenco depositato presso la locale Camera di Commercio.
Raro Ambiente segue tutte le fasi, anche dal punto di vista burocratico, per eseguire lo smaltimento in totale sicurezza delle coperture in amianto sia a Brescia che nelle provincie limitrofe (Bergamo, Piacenza, Cremona, Verona)

La normativa prevede che corra l’obbligo di effettuare una segnalazione all’azienda territoriale sanitaria di riferimento con congruo anticipo (30 giorni) prima di iniziare qualsiasi lavoro, in modo che l’ente posso effettuare i controlli previsti per legge.
A tale comunicazione dovrà essere allegato il piano di lavoro proposto dalla ditta.

Di solito la bonifica viene effettuata in tre modi: o incapsulando le lastre con sostanze e vernici sintetiche speciali che ne impediscono la dispersione nell’ambiente, o installando una barriera che isoli le aree dell’edificio contaminate da quelle che non lo sono, o con la rimozione definitiva delle parti da smaltire.
Le prime due soluzioni sono meno costose ma non risolvono definitivamente il problema, la terza invece è definitiva ma deve essere adottata solo in casi particolari.

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