Smaltimento rifiuti speciali a Brescia: le linee guida di Raro Ambiente per le aziende

I rifiuti speciali sono quei rifiuti che derivano da attivita? agricole e agro-industriali; rifiuti che derivano da attivita? di demolizione, costruzione e scavo;
rifiuti che derivano da lavorazioni industriali, artigianali, commerciali, attività di servizio, rifiuti derivanti dalla attivita? di recupero e smaltimento di rifiuti; fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento di fumi; rifiuti derivanti da attivita? sanitarie. I rifiuti speciali sono classificati ulteriormente in rifiuti pericolosi e rifiuti non pericolosi in base a valutazioni analitiche e per cui sussistono precise normative per il loro smaltimento.
Districarsi tra le normative e i cavilli burocratici nel campo dello smaltimento rifiuti speciali spesso non è facile, soprattutto richiede tempo e risorse da dedicare. Affidarsi a ditte specializzate nell’espletamento delle pratiche burocratiche agevola il lavoro e garantisce il corretto svolgimento delle operazioni nel rispetto delle normative di legge.
Ma quali sono i documenti che un’azienda deve produrre per il corretto smaltimento dei rifiuti speciali a Brescia?
Le aziende che, per determinate attività produttive, artigianali e industriali, producono rifiuti speciali sono tenute per legge a redigere un registro di carico e scarico (D.Lgs 152/2006) dove annotare le informazioni inerenti le caratteristiche qualitative e quantitative dei rifiuti entro dieci giorni lavorativi dalla produzione del rifiuto e dal suo conseguente smaltimento.
I registri di carico e scarico dei rifiuti vanno conservati per cinque anni dalla data dell’ultima registrazione e opportunamente conservati per permettere eventuali verifiche da parte delle autorità di controllo.
Il produttore che consegni a terzi i propri rifiuti per lo smaltimento, ha inoltre l’obbligo di
controllare che si tratti di soggetti autorizzati alla gestione dei rifiuti speciali (trasporto e smaltimento) verificando l’Albo dei Gestori Ambientali costituito presso il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

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